Musica generativa e Sanremo

Uno degli effetti più inattesi del lavorare con le AI generative nell’educazione e nell’arte – in particolare nella creazione musicale – è stata una rinnovata consapevolezza del livello piuttosto basso di molte canzoni cosiddette d’autore.
Penso a Sanremo: brani che sembrano accettabili solo perché vengono riproposti ovunque fino a diventare familiari. E così, appena emerge un verso meno scontato, ci affrettiamo a celebrarlo come un colpo di genio.

Abbiamo sperimentato Suno AI per alcuni progetti e percorsi formativi, senza alcuna pretesa artistica, ma con l’obiettivo di mostrare a molti giovani, giornalisti e rifugiati le potenzialità creative dell’intelligenza artificiale. Bastano pochi minuti per giocare con parole, generi musicali ed effetti… e i risultati possono essere sorprendenti.

in una di queste formazioni, è emerso il timore che strumenti così potenti possano rendere tutto troppo facile, facendo disimparare il valore della creatività e della tecnica, soprattutto ai più giovani. Ma a noi sembra piuttosto il contrario: proprio perché l’AI permette di ottenere rapidamente risultati più che dignitoso, stimola a voler fare di più, a spingersi oltre, a sperimentare, a provare, provare, esercitarti, incuriosirti, osare, stupirti, divertirti, cercare

Cosa c’è di meglio in una formazione, in un percorso educativo di crescita?

SanremoAI farebbe davvero sentire la mancanza di quello attuale?
Che ne pensate?

 

 

Codice Asilo, brano creato sul tema “rifugiati, migrazioni e diritti” nell’ambito delle formazioni Comunicare da Protagonisti, Corso di comunicazione dedicato a rifugiati, rifugiate e apolidi, organizzato da UNHCR e Il futuro della comunicazione: linguaggi e media delle nuove generazioni, Corso di aggiornamento per giornalisti organizzato dal CIES ONLUS e dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio.
Le immagini sono di Matemù; testo, musica e video realizzati da Paola Furlan col contributo di Claude AI, Chat Gpt, Suno AI).