Gli hacker con l’AI

Gli hacker possiedono già le armi d’intelligenza artificiale per scatenare il caos digitale, ma attendono.

“Tengono la polvere asciutta” rivela James White di CalypsoAI.

Meno di due anni e avremo agenti AI autonomi e malware adattivo che impara mentre attacca.
E qualcuno sostiene che stiamo anche sottovalutando il tasso di accelerazione dell’AI.

Gli hacker con l’AI

Gli hacker con l'AI

Nel frattempo, la maggioranza delle organizzazioni resta vulnerabile.

Per combattere l’AI serve l’AI: Amazon ad esempio già utilizza intelligenza artificiale per esaminare minacce.
Il mercato italiano della cybersecurity rappresenta circa il 4,8% di quello europeo, e sulla sicurezza informatica potenziata dall’AI sappiamo poco.

È chiaro che l’intelligenza artificiale avrà l’impatto maggiore sulla sicurezza informatica nel 2025, come afferma un sondaggio Axios.
Gli attacchi AI possono infatti causare blackout energetici, interruzioni dei servizi essenziali (acqua, trasporti, sanità), furti di dati su larga scala, manipolazione dell’opinione pubblica, crisi economiche, caos sociale e progressiva erosione della fiducia istituzionale.
Tutte cose già successe.
Ma pensate tutto questo potenziato dall’AI.
Roba che Zero Day con Robert De Niro ci sembrerà dolcetto o scherzetto.

Eppure l’Italia e l’Europa restano frammentate, vulnerabili, mentre USA e Cina costruiscono imperi tecnologici.

Il riarmo digitale europeo non è opzione. È sopravvivenza.

#DigitalReArmEu

Ultimi articoli